Dopo un lauto pasto l’aerofagia costituisce, entro certi limiti, un evento fisiologico, dovuto alla deglutizione della saliva e all’introduzione di cibi e bevande. In condizioni normali, circa il 70% dell’aria presente nell’intestino proviene dalla deglutizione, il 20% diffonde dal circolo sanguigno e soltanto il 10% è legato alla fermentazione batterica dei residui organici indigeriti. L’eliminazione di questi gas è affidata al riassorbimento ematico, all’eruttazione (aerofagia) e alle flatulenze. Per questo motivo l’aerofagia è spesso concausa di meteorismo e flatulenza.
Quando non è fisiologica, l’aerofagia assume caratteri patologici che riconoscono numerose condizioni predisponenti. All’origine del problema possono infatti coesistere disturbi della sfera psichica (stati ansiosi con tic aerofagici), affezioni organiche a carico delle vie digestive e biliari (ulcera peptica, gastroduodenite, colecistopatie, ecc.) o, durante la gravidanza, modificazioni ormonali associate a stimoli pressori esercitati dal feto.
L’aerofagia può comparire anche nei processi di rinite e sinusite cronica, a causa della deglutizione di notevoli quantità di saliva.
Anche ernia iatale, sindrome del colon irritabile, xerostomia (secchezza delle fauci) o scialorrea (abbondante salivazione), eccesso di fumo ed utilizzo di protesi dentarie non adeguate, possono favorire l’insorgenza del disturbo. In molti casi l’aerofagia è l’inevitabile conseguenza di cattive abitudini alimentari, come l’uso abituale ed eccessivo di bevande gassose, di bicarbonato e di chewingum, o la tendenza a consumare frettolosamente i vari pasti (tachifagia).
L’aumento della bolla aerea gastrica può determinare un dolore retrosternale diffuso, difficilmente distinguibile dall’attacco anginoso (l’insorgenza di un profondo senso di oppressione toracica può essere erroneamente interpretato come un attacco cardiaco).
Nei pazienti particolarmente ansiosi, con ridotta tolleranza gastrica all’estensione, l’aerofagia può determinare dilatazione acuta dello stomaco, seguita da senso di soffocamento, ansia, tachicardia ed iperventilazione.
Cure e rimedi
Il trattamento dell’aerofagia si differenzia in base all’agente eziologico che la sostiene.
Quando si consumano pasti troppo abbondanti, ricchi di zuccheri e di nutrienti più complessi (grassi, fibre e proteine), i tempi della digestione aumentano e la permanenza forzata degli zuccheri all’interno della sacca gastrica dà origine a fermentazioni associate a gonfiori ed acidità di stomaco. In questo caso la fitoterapia può esserci d’aiuto, grazie a preparati erboristici a base di melissa, menta, trifoglio fibrino, cumino dei prati, cardo santo, coriandolo e cenere di equiseto. Quando l’aerofagia è sostenuta da cattive abitudini alimentari, è necessario rivalutare il ruolo di una buona masticazione, requisito tanto semplice quanto basilare per favorire i processi digestivi.
Se lo stimolo di inghiottire aria a vuoto è legato a stati inconsci o a tic nervosi, può essere utile il ricorso alla psicoterapia, eventualmente associata a farmaci ansiolitici. Il medico dovrebbe proibire il ricorso a medicinali in grado di aumentare le secrezioni salivari, a favore di altri che contrastino l’ipersalivazione. Quando l’aerofagia è causata dal problema opposto (secchezza delle fauci), con tutta probabilità il disturbo è di origine psichica e trova sollievo nell’impiego di ansiolitici.
Rimedi omeopatici, il nitrato d’argento.
Vi presento un rimedio omeopatico molto utilizzato, ovvero il nitrato d’argento. E’ il rimedio del sistema nervoso, dell’agitato e della persona stressata. Secondo le diagnosi omeopatiche è il rimedio degli esami per coloro che si agitano continuamente e del panico della prima domanda.
Gli omeopati lo consigliano nei disturbi che migliorano con l’aria fresca e sono invece aggravati dal caldo. Rimedio per i bulimici attratti dai dolci e per specifici sintomi come l’aerofagia e la cefaela. Ma il principale uso è quelle nelle terapie per l’ansia e l’agitazione, sempre tenendo conto che alle prime assunzioni il sintomo potrebbe peggiorare.
altri rimedi:
Antimonium crudum 5 CH: si utilizzerà questo rimedio in caso di feci liquide frammiste a pezzi solidi; sono presenti eruttazioni del sapore degli alimenti. In genere i disturbi sono dovuti ad eccessi alimentari assoluti o relativi (ad esempio una persona che mangia sempre latte e suoi derivati come formaggi, biscotti, yogurt, ecc…).
China 5 CH: questo rimedio verrà utilizzato in caso di diarre acquose ma indolori seguite però da un profondo senso di stanchezza. Le feci contengono alimenti indigeriti e sono accompagnate da gas nauseabondi. Gli episodi di diarrea insorgono soprattutto di notte e dopo i pasti.
Argentum nitricum 5 CH: si sceglierà questo rimedio quando le feci sono sentite come brucianti. Generalmente la diarrea è dovuta ad eccesso di dolci; spesso ancora può essere una delle classiche diarree da “tremarella”.
Carbo vegetabilis 5 CH: ci si servirà di questo rimedio quando è presente una sensazione di gonfiore soprattutto al di sopra dell’ombellico. Sono presenti sia eruttazioni sia flatulenze dall’odore fetido. Carbo vegetabilis è adatto nelle situazioni di lenta digestione.
Nux vomica 5 CH: questo rimedio è indicato in caso di eccessi alimentari, soprattutto alcolici, a cui fanno seguito pesantezza, gonfiore, crampi e flati non maleodoranti che arrecano sollievo. Nux vomica è utile anche in caso di eruttazioni acide a stomaco vuoto.
Finocchio, foeniculum vulgare
Pianta erbacea perenne, della famiglia delle Ombrellifere, alla quale appartengono anche la carota ed il prezzemolo, ha fiori gialli e frutti color verde giallo, aromatici che ricordano il sapore della liquirizia, si usano i frutti, i semi, i fusti i bulbi maturi impropriamente detti semi e le radici. E’ una pianta essenzialmente stimolante ed aromatica le cui proprietà sono digestive, carminative, antispasmodiche, antisettiche, diuretiche, facilita la digestione, stimola la secrezione lattea, attenua il gonfiore ai seni, utile per la nausea ed il meteorismo, la dispepsia, la flautolenza, la nausea, il mal di stomaco, la aerofagia, placa gli spasmi delle coliche, e la diarrea dei lattanti e dei bambini, contiene estrogeni e potrebbe alleviare i disturbi della menopausa, utile per favorire le mestruazioni, nella lattazione, e per i disturbi della prostata, è anche un buon espettorante
NON USARE siccome ha una blanda azione estrogenica, non somministrare alle donne in gravidanza, o alle quali sia stato vietato l’uso della pillola, in chi ha una anomala coagulazione del sangue. Alle dosi consigliate è una pianta sicura.