“Basta poco per rendere felice una vita; è tutto dentro di te, nel tuo modo di pensare.”
Marco Aurelio
Le circostanze esterne possono certamente rendere la nostra vita complicata. Ma un ruolo estremamente importante – spesso decisivo – nel costante tentativo di essere felici è svolto dal nostro pensiero, dai nostri comportamenti e dalle nostre abitudini.
Se sulle circostanze esterne spesso non abbiamo il potere di incidere perché al di fuori della nostra sfera di influenza, il nostro atteggiamento e le nostre abitudini sono invece elementi sui quali abbiamo la possibilità di esercitare un controllo totale.
Ecco degli esempi di alcune delle abitudini quotidiane più distruttive che le persone infelici si creano da sole e che contribuiscono a minare in modo decisivo la loro felicità.
1. Temono il giudizio degli altri.
Molte persone hanno una preoccupazione costante nei confronti delle opinioni e dei giudizi degli altri al punto che, pur di non prestare il fianco a critiche o commenti negativi, di fatto scelgono di non esporsi, rimangono dietro le quinte e finiscono per vivere un’esistenza estremamente limitata.
Ma perché precluderti interessanti esperienze e stimolanti novità solo perché qualcun altro potrebbe fare dei commenti su di te?
Come superare questa abitudine:
– Prendi consapevolezza del fatto che gli altri si preoccupano di ciò che dici e di ciò che fai molto meno di quanto pensi. Rilassati, perché non c’è nessun riflettore puntato su di te.
– Cambia prospettiva: invece di pensare costantemente a te stesso e a come gli altri ti percepiscono, concentra la tua attenzione sugli altri e sui loro bisogni. Ascoltali, aiutali. Questo ti aiuterà a incrementare la tua autostima e a limitare la tua visuale egocentrica.
2. Si complicano troppo la vita.
La vita è spesso già troppo complicata di per sé. Ma altrettanto spesso siamo noi stessi a renderla ancora più complicata di quanto effettivamente non sia, e questo nostro atteggiamento contribuisce in modo decisivo a innalzare i nostri livelli di stress e insoddisfazione.
È vero che il mondo è sempre più complesso, ma questo non significa che non puoi iniziare a creare già oggi delle nuove abitudini che rendano la tua vita un poco più semplice.
Come superare questa abitudine:
– Invece di dedicarti contemporaneamente a mille e più attività tra la frenesia e la confusione, prova a stabilire ogni giorno 2-3 priorità su cui focalizzare la tua attenzione e occupati soltanto di esse.
– Hai troppe cose che contribuiscono a creare caos e confusione. Inizia a prendere l’abitudine di domandarti con regolarità: “ho usato questa cosa nell’ultimo anno?”. Se la risposta è no, buttala o regalala senza pensarci troppo!
– Comunica: non aspettarti che gli altri siano in grado di leggere nella tua mente e di anticipare sempre le tue aspettative. Esprimi ciò che senti, fai domande quando non capisci e non dare nulla per sottinteso o per scontato. Questo ti aiuterà a ridurre al minimo conflitti inutili e incomprensioni.
– Disconnettiti: non lasciarti ossessionare dal bisogno di essere costantemente connesso a internet, inviare l’ennesimo sms o rispondere al telefono mentre stai parlando con una persona.
– Quando ti senti sopraffatto dalle circostanze, in preda allo stress e alla confusione, semplicemente fermati. Siediti comodamente e concentrati sul tuo respiro per alcuni minuti senza fare nulla e senza pensare ad alcunché.
3. Associano la felicità alla perfezione.
È forse necessario che la tua vita sia perfetta affinché tu possa ritenerti felice? Se credi che la perfezione sia la premessa indispensabile della felicità, allora con tutta probabilità sei destinato a rimanere deluso dalla verità dei fatti. La felicità non puoi trovarla nella perfezione, quanto piuttosto nella capacità di sapere gestire il mondo di imperfezioni e difetti che contraddistingue te e il mondo che ti circonda.
Come superare questa abitudine:
– “Buono” va benissimo: mirando alla perfezione di solito significa arrovellarsi su un’idea o un’iniziativa e non portarla mai a termine. Ciò che è buono spesso è ciò di cui hai bisogno, senza necessità di arrivare
alla perfezione. Questo non significa agire pigramente o non aver cura dei dettagli, ma riconoscere il valore di ciò che già è ben fatto pur non essendo ancora perfetto.
– Ogni volta che ti dedichi a un progetto o a un’iniziativa, poniti una scadenza entro cui completarla. Arrivato alla scadenza, considera come completato il lavoro: questo ti aiuterà a liberarti dell’idea che il progetto richieda ancora delle rifiniture forse inutili.
– Prendi consapevolezza del fatto che il mito della perfezione ti costa moltissimo in termini di energie fisiche e mentali. Fai del tuo meglio per fare bene le cose e poi rilassati, senza ossessionarti. Ne guadagnerai in
serenità e in qualità della vita e delle relazioni.
4. Vivono in un mare di voci negative.
Nessuno è un’isola. Coloro con i quali socializziamo, ciò che leggiamo, guardiamo e ascoltiamo ha un notevole effetto sul nostro pensiero e sul nostro stato d’animo.
Diventa molto più difficile essere felice se ci si lascia trascinare giù dalle voci negative di coloro che sono intorno a noi. Molte voci che sanno guardare l’esistenza soltanto da una prospettiva negativa ci dicono costantemente che la vita è piena di difficoltà, pericoli, limiti e paure.
Come superare questa abitudine:
Lo strumento più potente che hai a disposizione è quello di sostituire le voci negative e pessimiste con pensieri e influssi positivi: questo semplice approccio può aprirti un nuovo mondo.
Prova allora a trascorrere più tempo con persone positive e solari, ascolta musica e leggi libri che ti ispirino, ti facciano sorridere e pensare alla vita in un modo nuovo.
5. Rimangono bloccati nel passato e si preoccupano del futuro.
Trascorrere molto del tuo tempo con la mente nel passato e rivivere vecchi ricordi dolorosi, conflitti e opportunità, può fare davvero male. Trascorrere molto del tuo tempo con la mente nel futuro preoccupandoti degli scenari peggiori che potrebbero accaderti in salute, in amore e sul lavoro, può fare ancora più male.
Non fermarti a cogliere in pieno e ad assaporare il qui e ora può farti rinunciare a una miriade di esperienze meravigliose.
Come superare questa abitudine:
È praticamente impossibile non pensare al passato o al futuro. Ed è ovviamente importante saper pianificare il futuro e cercare di imparare dal passato.
Ma soffermarsi troppo a lungo sul domani o sullo ieri raramente è di troppo aiuto. Prova allora, ogni volta che puoi, a vivere semplicemente nel momento presente. Concentrati su quello che stai facendo, qualsiasi cosa tu stia facendo, anche la più banale. Se stai spazzando il pavimento, dedicati esclusivamente a questo, senza pensare ad altro. Se stai parlando con qualcuno, dedicagli la tua completa attenzione, senza distrazioni. E così via…
6. Confrontano la propria vita con quella degli altri.
Un’abitudine quotidiana molto diffusa e allo stesso temo estremamente distruttiva è quella di confrontare continuamente la propria vita con quella delle altre persone. Si mettono a confronto automobili, case, posti di
lavoro, scarpe, denaro, relazioni, popolarità sociale e così via. E così facendo si finisce per annientare la propria autostima e generare una mole significativa di sensazioni negative.
Come superare questa abitudine:
Prova a sostituire questa abitudine distruttiva con altre due diverse abitudini.
– Confrontati con te stesso. Per una volta, lascia stare gli altri e concentrati soltanto su te stesso. Valuta quanto sei cresciuto, cosa hai raggiunto, quali progressi hai compiuto verso il raggiungimento dei tuoi obiettivi. Questa abitudine ha il vantaggio di generare gratitudine, apprezzamento e gentilezza verso te stesso, perché ti offre l’occasione di osservare da dovei sei venuto, gli ostacoli che sei riuscito a superare e tutto ciò che di buono sei stato in grado di compiere.
– Sii gentile. Il modo di pensare e di comportarsi verso gli altri riveste un ruolo considerevole su come pensi e come ti comporti verso te stesso. Più giudichi e critichi gli altri, più tenderai a giudicare e a criticare te stesso. Più sarai gentile e disponibile con gli altri, più lo sarai con te stesso. Concentrati sulle cose positive presenti in te stesso e nelle persone intorno a te. Apprezza ciò che di positivo c’è in te stesso e negli altri.
7. Si concentrano sugli aspetti negativi della propria vita.
Focalizzarti costantemente e in modo pressoché esclusivo sugli aspetti negativi di qualsiasi situazione è la via maestra per condurti all’infelicità. E per far crollare il buon umore di coloro che ti sono intorno.
Non è uno scenario molto attraente, vero?
Come superare questa abitudine:
– Il superamento di questa abitudine può essere tutt’altro che agevole. Un approccio molto spesso efficace è quello di liberarsi dal vizio del perfezionismo: accetta che le cose e le situazioni abbiano i loro aspetti positivi e negativi piuttosto che pensare che tutti i dettagli debbano necessariamente essere a posto in modo impeccabile. In questo modo puoi riuscire in modo più agevole a lasciarti scivolare via sia emotivamente che mentalmente ciò che è negativo, invece di soffermarti su di esso e amplificarne la portata.
– Un’altra soluzione vincente è semplicemente quella di concentrare i tuoi sforzi e le tue energie sull’essere costruttivo, anziché lasciarti vincere dall’abitudine di lamentarti di ogni dettaglio negativo. Puoi farlo ponendoti domande propositive, quali:
“Come posso trasformare questa cosa negativa in qualcosa di utile o positivo?”
Oppure
“Come posso risolvere questo problema?”
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Esercizi di felicità, allenare il cuore e la mente ad essere felici, di Alessandro Cozzolino
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Che cosa occorre per essere felici? Il denaro? Il successo? L’amore? La stima degli altri? È un interrogativo che da sempre l’uomo si pone senza sapersi dare una risposta. Il Dalai Lama, rivolgendosi a tutti, indipendentemente dalle condizioni o dalle storie personali, dalla religione o dalla cultura, ci spiega come per raggiungere la felicità siano necessari una disciplina e un metodo interiori che ci aiutino a combattere gli stati mentali negativi (la rabbia, l’odio, l’avidità) e a coltivare gli stati mentali positivi (la gentilezza, la generosità, la tolleranza verso gli altri). L’arte della felicità non attinge quindi a credenze religiose o verità assolute, ma è la conquista e l’esercizio di una pratica quotidiana, difficile ma possibile: conoscere se stessi, capire le ragioni degli altri, aprirsi al diverso e guardare le cose in modo nuovo.