La Luna, in astrologia, è implicata nella regolazione delle emozioni. Queste infatti si innestano sui ricordi: i nostri geni ci spingono, sin dai primissimi mesi di vita, a cercare il volto di nostra madre per stabilire un contatto in cui verranno soddisfatte le nostre attese oppure no. Queste prime esperienze mnemoniche poi vanno a condizionare tutta la nostra esistenza e anche parte delle esperienze future. La Luna, pertanto, sembra essere il fattore astrologico determinante per comprendere la personalità.
La Luna in astrologia rappresenta la mamma, la memoria, il passato, le emozioni, fattori che sono tutti interconnessi. Questo ci informa di un fatto straordinario: i pianeti del nostro sistema solare non sono solo rocce vaganti nello spazio ma pure portatori di significati simbolici che descrivono il funzionamento del nostro cervello. Non mi sorprende che la Luna sia, in astrologia, l’astro più importante giacché influenza quasi tutte le parti del nostro cervello.
Ma come avviene la registrazione nella memoria dei fatti che caratterizzano la nostra vita? E quali sono le parti del cervello legate a essa? Credo sia importante capire quali saranno le zone del cervello sotto il “controllo” della Luna.
Secondo il connessionismo, entra a far parte della nostra memoria qualcosa che, come afferma Hebbs, si ripete costantemente sotto forma di stimolo/segnale riverberante, cioè emesso da un gruppo di neuroni su cui il segnale torna altre volte. Abbiamo flussi di energia a bassissimo voltaggio, energia data da una proteina chiamata “pompa sodio potassio” che crea una differenza di carica elettrica tra esterno e interno della cellula stessa, segnale che si diffonde scorrendo sugli assoni, saltando tra una cellula di Swann e l’altra.
Ora, questa energia che passa da un neurone all’altro contiene l’informazione: un’infinità di informazioni che provengano dagli organi di senso. Questa energia può essere solo transitoria, cioè passare per certi circuiti, oppure stabile e quindi passare costantemente per circuiti specifici del cervello e si riferisce a stimoli che hanno significati sensoriali, semantici e percettivi.
Così come la Luna contiene un lato oscuro non visibile allo sguardo umano, allo stesso tempo esiste una doppia memoria: una implicita e l’altra esplicita. La prima si riferisce agli automatismi, a qualcosa che abbiamo imparato a fare e che ci viene automatica come per esempio allacciarci le scarpe o guidare.
Le zone del cervello legate a questo tipo di memoria sono l’amigdala, altre zone del sistema limbico come i gangli basali,
La corteccia motoria e percettiva
La memoria esplicita è quella che più ci interessa perché è legata proprio a quel che per noi significa la Luna: i ricordi del passato, le esperienze che riusciamo ad evocare nella nostra mente. Da cosa dipende? In particolar modo dall’ippocampo.
Però è l’amigdala che ci permette di valutare l’evento più saliente da registrare nella memoria. Per esempio, io che ho la Luna in Leone registrerò nella memoria tutti quegli eventi che in qualche modo hanno carattere vistoso, tralasciando le piccole cose. Infatti ricordo pochissimo del mio passato e ricordo invece molto bene esperienze legate al prestigio e il successo, attributi ovviamente Leone. Certamente non è una memoria legata ai dettagli come potrebbe esserlo per chi invece ha la Luna in Vergine o Scorpione.
Ma le sorprese non sono finite: la Luna rappresenta pure il sonno e il sogno; due elementi di fondamentale importanza per la registrazione delle informazioni nella memoria a lungo termine: è durante la fase di sonno REM che il cervello si attiva per quel famoso effetto riverberante, naturalmente se l’esperienza è stata saliente e ricca di stimoli emotivi.
Lo stress è connesso al sonno (che comunque è regolato dal tronco cerebrale e dal Vago) e quindi pertinenza della Luna. Transiti dissonanti alla Luna, soprattutto degli astri lenti come Saturno, ma anche posizioni negative del cielo di nascita sono ovviamente fattore di stress. A tal proposito vorrei ricordare il legame armonico tra Luna e Sole nei casi di soggetti “rilassati” e quindi poco permeabili alle diverse fonti di stress rispetto a chi invece ha i due astri posti in angolo dissonante tra loro.
Esiste dunque una stretta connessione analogica tra Luna e funzionamento del cervello; e questo in qualche modo rappresenta il vantaggio del femminile per l’evoluzione dell’essere umano. L’adattamento è in funzione della memoria, del fatto che tramite un processo di feedback possiamo riorganizzare il nostro comportamento; ma spesso, tale attributo, per la donna risulta assai dinamico, così avremo le cosiddette mutevolezze del genere femminile, ovviamente in accordo con la mutevolezza della Luna.
Ciò che può essere fonte di stimolo per la ricerca astrologica è l’idea che la Luna, donna, possa in qualche modo rappresentare il sistema vivente stesso, ma che necessita dell’energia solare, dirompente, maschile, per progredire e svilupparsi. Possiamo dire che la Luna rappresenta la capacità di adattamento; ma è il Sole l’elemento che porta alla rottura dell’equilibrio per spingere il sistema stesso al cambiamento, all’evoluzione, al miglioramento. In sintesi, il rapporto uomo donna può essere rivisto alla luce di queste considerazioni: la forza maschile Solare è il seme necessario alla mutazione del grembo femminile, ma pure lo stimolo al cambiamento psicologico. D’altro canto, la componente Lunare è la base per far sì che la potenza solare trovi il terreno fertile per poter funzionare in maniera produttiva.
Da oggi credo daremo più importanza alla Luna (e alla donna) di quanta gli sia stata data in passato…
Articolo di Giuseppe Al Rami Galeota