Tempo fa, sul giornale c’era una rubrica di consigli amorosi in cui si diceva che non potremmo mai accontentarci di stare con “soltanto un’altra persona” per tutta la vita. Tutti abbiamo sentito la frase: “un solo uomo (o una sola donna) non potrebbe mai farmi felice”.
Attualmente teniamo dei seminari sui rapporti di coppia consapevoli, e uno dei punti principali che sottolineiamo è il che il nostro piccolo io, o ego, non può essere sempre felice con un’altra persona, ma neppure con noi stessi. E’ quella voce che dice: “prendi quella fetta di torta, ti farà felice”. E dieci minuti dopo, quella stessa voce dice: “Se fossi in te, non l’avrei fatto”.
Basereste un rapporto, o la scelta del partner della vostra vita, su questa voce? Prendereste una piccola parte di voi stessi, che cambia continuamente, come autorità su qualunque cosa nella vostra vita? Quando cresciamo ed
espandiamo la nostra consapevolezza, possiamo vedere la nostra parte narcisistica come un bambino che è piacevole avere intorno, ma certamente non asseconderemmo ogni suo capriccio, così come non prenderemmo decisioni basate sui capricci di un bambino.
Quando cerchiamo la felicità “là fuori”, da un altro, non siamo mai soddisfatti. L’accettazione da parte di qualcun altro non può renderci integri; solo noi possiamo accettare veramente noi stessi. Quando smettiamo di chiedere al nostro partner di darci quel che noi stessi non riusciamo a darci, come la felicità, solo allora possiamo essere felici insieme a lui, o lei. A quel punto, possiamo desiderare di stare con lu,i o lei, invece di averne paura a causa del nostro bisogno di essere fatti felici.
Non abbiamo più, allora, la necessità di cambiarli con un “nuovo modello”, ogni volta che il nostro piccolo ego è insoddisfatto del riflesso che vede in un partner che gli fa da specchio.
Sì, potete “essere felici con una sola altra persona”, se siete soddisfatti di voi stessi. In tal caso, il vostro ego smette di cercare la propria identità nella fugace parata di riflessi provenienti da “qualcuno migliore”. Perché, quando la felicità è prima di tutto dentro di noi, allora possiamo vederla dentro qualcun altro. Sì, quando l'”altro” non rappresenta una minaccia per il vostro ego perché avete raggiunto la coscienza di Sé, allora potete essere felici con un’altra persona soltanto.
Smettiamo di seguire il vecchio consiglio che ci mantiene alla continua ricerca del partner “perfetto”, che ci fa stare incessantemente sulla “ruota dell’amore”, che ci fa sperimentare in continuazione le stesse vecchie delusioni e insoddisfazioni.
Perché mai, insomma, chiediamo ad un’ altra persona quel che non riusciamo a dare a noi stessi?